X

“Love” di Milov: un opera per spiegare la Dipendenza Affettiva

"Love" di Milov: Foto 1 | Dipendiamo.blog

Nel deserto del Nevada, ogni anno, si tiene una particolarissima e meravigliosa manifestazione dedicata al mondo dell’arte: il Burning Man Festival. Il deserto si trasforma in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove artisti provenienti da ogni angolo del mondo espongono le loro opere.

Descrizione dell’opera

In questo contesto, l’artista ucraino Alexander Milov, ha esposto una scultura intitolata “Love”. L’artista coglie dell’amore il lato più vero e fragile, la chiusura, le sovrastrutture tipiche della mente adulta, il conflitto tra il sentimento e la ragione, il senso di prigionia che il distacco provoca.

L’opera, realizzata con del filo metallico, raffigura, nella sua semplicità, due adulti seduti schiena contro schiena. Ma, il fulcro e allo stesso tempo vera anima dell’intera opera, lo si può ammirare all’interno della scultura: due bambini, letteralmente chiusi nel corpo degli adulti, come dei preziosi gioielli in uno scrigno, tendono le loro mani l’uno verso l’altro, in cerca di un contatto. Il significato, che colpisce direttamente l’attento osservatore è davvero considerevole: da un lato, grazie alla semplicità ed “aridità” del filo metallico e grazie alla posizione delle due figure rappresentanti gli adulti, è descritto il conflitto, che troppo spesso governa l’animo umano, eliminando ogni forma di contatto e dialogo; dall’altro lato, è raffigurato il mondo interiore, tramite la figura dei due fanciulli, che rappresentano l’amore e la purezza che è possibile trovare in ogni animo, anche nel più duro.

L’uomo e la donna, ormai adulti, si voltano le spalle, ma il loro bambino interiore vuole soltanto avvicinarsi all’altro e amare.

Related Post

La scultura ha potuto mostrare il proprio maggior fascino di sera e durante la notte, quando i due bambini interiori potevano essere illuminati al buio.
I due personaggi adulti vengono rappresentati come chiusi in sé stessi attraverso la simbologia della grata. Grazie alla luce il loro bambino interiore e l’amore cercano di riemergere e di farsi strada nei loro cuori. I due bambini tendono le mani per ritrovarsi e ricongiungersi.

Commento all’opera

La genialità di quest’opera mi ha profondamente colpito ma allo stesso tempo ha ricordato qualcosa di legato alla Dipendenza Affettiva.
Quando la dipendente affettiva descrive i suoi legami amorosi, quello che spicca è come sia profondamente legata al bambino interiore del suo compagno, bambini che di solito non sono stati visti o compresi dalla propria famiglia di origine.
La sua missione a quel punto diventa quello di salvare il bambino trascurato o poco compreso del compagno sostituendosi alle figure genitoriali, facendo il cosiddetto “mamming” (fare da mamma al bambino interiore del suo uomo).

Perché si innesca questa dinamica?

La parte infantile e sofferente attiva il ruolo di salvatrice della dipendente affettiva che, fin dalla più tenera età, ha cercato di farsi amare occupandosi dei bisogni e dei dolori degli altri, nella speranza di venire prima o poi ricambiata.

Allo stesso tempo, la cura del “bambino ferito” del partner è un tentativo inconsapevole e proiettivo, di lenire le ferite anche della sua bimba interiore, donando al partner attenzioni e dedizioni profondamente mancate anche a lei.
Questa “missione” salvifica e risanatrice nei confronti del compagno tuttavia non ottiene quasi mai gli effetti sperati, portando al contrario ad una deresponsabilizzazione del compagno che diventa ancora più debole e dipendente da lei.
Si innesca in questo modo una relazione di reciproca dipendenza (leggi di più nell’articolo sulla co-dipendenza) nel quale le parti adulte e autonome dei partner si indeboliscono lasciando che i bambini interiori e le loro parti ferite prendano il sopravvento.
Proprio come nell’opera “Love” di Milov, i protagonisti della relazione diventano le parti infantili, bambini che per vari motivi non sono riusciti a nutrirsi a sufficienza e cercano nel partner una soluzione alla loro fame d’amore.

Maria Chiara Gritti: Psicologa e psicoterapeuta a Bergamo, esperta nel trattamento della dipendenza affettiva, da anni conduce gruppi terapeutici sulla love addiction. Ideatrice di un percorso di guarigione innovativo sulla dipendenza amorosa, tiene corsi di formazione rivolti a psicologi per diffondere l'applicazione del suo metodo di intervento. www.psicologobergamo.com
Ti potrebbe interessare anche...
Leave a Comment
X

Ci importa della tua privacy.

Per far funzionare un sito web di successo, noi ed alcune terze parti stiamo impostando i cookie e l'accesso e l'archiviazione delle informazioni sul tuo dispositivo per vari scopi.

Privacy Settings