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Liberasi da ciò che fa male: creare spazi da valorizzare

Liberasi da ciò che fa male per crearsi spazi vuoti | Dipendiamo.blog

Mi riempivo di qualsiasi cosa pur di non lasciare spazi vuoti. Mantenevo amicizie che non mi piacevano, programmavo in continuazione attività, mi oberavo di lavoro… pensavo che questo significasse vivere pienamente.
Ora mi rendo conto che vivere bene significa “scegliere” di tenere nella propria vita solo ciò che mi fa star bene,…
Arianna, “ex” dipendente affettiva

La testimonianza di Arianna introduce ad un tema molto importante per chi soffre di Dipendenza Affettiva ovvero la tendenza a “tenere” nella propria vita amori, amicizie, lavori, situazioni tossici senza interrogarsi su quali effetti negativi possa comportare la presenza di questi elementi nella propria esistenza.

Ciò che conta è riempire, occupare tempo e spazio per evitare di pensare e di entrare in contatto con se stessi.

Il dipendente affettivo sente di avere dentro di sé una voragine di dolore e si illude di tenere a bada questo mondo emotivo mettendo dei “tappi” che impedisco la fuoriuscita delle paure.

Uno dei passaggi fondamentali della psicoterapia consiste nell’aiutare il dipendente a gestire le proprie angosce in modo più funzionale portandolo a “fare pulizia di tutto ciò che fa male e occupa spazio prezioso”.

Questo delicato passaggio si realizza in tre step.

Step 1: La creazione di spazi vuoti come condizione necessaria per “muoversi” nella vita.

Il dipendente affettivo è così impegnato nel colmare i propri vuoti da non percepire quanto siano preziosi gli spazi liberi.

Per agevolare la comprensione di questo concetto chiedo ai miei pazienti di chiudere gli occhi e immaginare di trovarsi in una stanza vuota e di pensare che quella stanza rappresenti la propria vita (lo spazio vitale).

Proseguo spingendoli ad immaginare come potrebbero vivere se quello spazio fosse pienissimo di mobili, oggetti e suppellettili alcuni dei quali completamente inutile.

Tutti rispondono che vivrebbero malissimo, si sentirebbero soffocati, mancherebbe lo spazio per muoversi.
Lo stesso accade nella nostra vita di tutti i giorni.

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Se la riempiamo di attività, persone, situazioni inutile per la nostra crescita o addirittura nocive, mancherà lo spazio per poter godere e valorizzare le cose belle e veramente necessarie per il nostro benessere.

Step 2: La selezione di ciò che serve

Il secondo passaggio consiste nel prendersi un tempo per riflettere su tutto ciò che fa parte della nostra vita provando a distinguere quali sono le situazioni che ci fanno stare bene e quali vengono utilizzate al solo scopo di “riempire” senza che generino veramente piacere.

Mi costringevo a stare ore al telefono con Giovanna e anche se la sua compagnia mi provocava disagio continuavo a frequentarla perché riempiva I miei vuoti. Oggi ho imparato a domandarmi quali persone mi fanno star bene e a diventare più selettiva sulle mie amicizie. Patrizia

Un giorno ho aperto il mio armadio e mi sono accorta di quanto fosse pieno. Era cosi pieno che non riuscivo mai a scegliere cosa mettere. Così ho cominciato ad eliminare tante cose inutili e ho lasciato solo i vestiti che mi facevano sentire bella. Elena

Step 3: Rispettarsi e valorizzare gli spazi vuoti

Fare selezione abbandonando situazioni e oggetti che ci allontanano da noi stessi produce un duplice effetto positivo.

  • La scelta di mantenere solo ciò che fa star bene è una forma di rispetto di noi stessi, del nostro tempo e della nostra vita. Tutto ciò fortifica l’autostima.
  • Togliendo ciò che non serve riusciamo a valorizzare maggiormente le situazioni che abbiamo deciso di tenere e apriamo la possibilità affinché altre cose belle possano entrare nella nostra vita.

Esercizio: Scegli solo ciò che ti fa stare bene

Passaggio 1: Prendi un foglio e dividilo in due parti.

La prima parte deve avere come titolo “situazioni che mi fanno stare bene”.
La seconda “situazioni che uso per Riempire il mio vuoto”

Passaggio 2: Rifletti e compila il tuo foglio.

Prenditi un momento di calma per riflettere e comincia a compilare il tuo foglio (questo momento è molto prezioso perché ti stai concedendo di “riflettere” su tutto ciò che fa parte della tua vita)

Passaggio 3: Comincia la selezione.

A questo punto prova a pensare a quali cose vorrebbe la pena abbandonare per lasciare spazio solo a ciò che ti fa star bene.

Passaggio 4: Arricchisci la tua vita!

Se le cose che ti fanno stare bene sono poche… è il momento di arricchire la tua vita impegnandoti per cercare situazioni positive che sono carenti nel tuo vissuto!

Maria Chiara Gritti: Psicologa e psicoterapeuta a Bergamo, esperta nel trattamento della dipendenza affettiva, da anni conduce gruppi terapeutici sulla love addiction. Ideatrice di un percorso di guarigione innovativo sulla dipendenza amorosa, tiene corsi di formazione rivolti a psicologi per diffondere l'applicazione del suo metodo di intervento. www.psicologobergamo.com
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