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Rispetto: ingrediente indispensabile per l’Amore Sano

Rispetto: ingrediente indispensabile per l’Amore Sano | Dipendiamo.blog

Che cos’è l’Amore? Questa domanda ha risvegliato spesso le mie riflessioni nel corso delle esperienze che via via ho attraversato nella vita. E mi accadeva che proprio quando pensavo di avere trovato una risposta, qualcosa mi riportava lì, a chiedermi se quello che sto compiendo è frutto dell’amore o di un surrogato che nulla ha a che vedere con un agire puro e incondizionato, nel rispetto di me stessa e di chi mi è vicino.

Il ruolo del Rispetto nell’Amore

E come si ama? Tutto nella nostra vita è lo specchio dello schema mentale che portiamo dentro.

Anche il nostro modo di amare è condizionato da tante variabili, da una lotta continua tra ciò che abbiamo appreso da bambini, i modelli che la società ci propone e ciò che veramente è la nostra essenza, quella parte luminosa che custodiamo sotto strati di paure e che tutti, ma proprio tutti, possediamo.

Ho notato che quando ho cominciato a portare consapevolezza sul mio modo di amare, a portarmi rispetto e riconoscere il vero amore dal “surrogato”, la vita ha cominciato a funzionare.

È stato come un miracolo, che si rinnova ogni giorno!!

L’ascolto di ciò che sono, di ciò che sento, di ciò che voglio per me, di cosa mi piace e cosa no, mi permette di vedere con una luce completamente diversa anche l’altro. Non sono più in costante e angosciante attesa di ricevere qualcosa, ma in una condizione di “centratura” che mi permette di rispettare ognuno per ciò che è.

Come possiamo pretendere il rispetto dagli altri se non lo alimentiamo verso noi stessi?

Il rispetto è un tema molto caro alle dipendenti affettive che sono costantemente proiettate verso un meccanismo corrotto e soffocano la loro voce interiore, che invece è ben coscia di quale sia la strada da intraprendere.

Su questo tema, vi propongo la lettura dell’albo illustrato “Polline – Una storia d’amore” di Davide Calì e Monica Barengo (Kite Edizioni).

Il Rispetto raccontato in Polline – Una storia d’amore

Polline | Copertina | Dipendiamo.blog

Una mattina una ragazza, che non si era mai dedicata a coltivare fiori, si accorge con sorpresa che nel suo giardino è spuntato, da una pianta che nemmeno sapeva di avere, un fiore bianco e delicato: bellissimo!

Quel fiore diviene subito il suo preferito. Nei giorni successivi la ragazza decide di alzarsi presto per vedere se ne sono spuntati altri e ogni mattina ne trova di nuovi. Come prendersene cura?

“Aveva sentito dire che i fiori hanno bisogno di acqua. E così gliene dava. Aveva sentito dire che i fiori hanno bisogno di terra smossa intorno al fusto. E così, ogni mattina, smuoveva la terra intorno al fusto”.

Polline | Dipendenza | Dipendiamo.blog

E questo rito diviene, ben presto, un antidoto contro la solitudine, diviene il suo pensiero costante.

Quando la nostra esperienza riguardo all’amore sano è limitata a causa del nostro vissuto, ci viene spontaneo proiettare il nostro vuoto verso qualcuno o qualcosa che ce lo possa colmare, e questo diviene la nostra ossessione.

Polline | Ossesione | Dipendiamo.blog

Ma un mattino i fiori appassiscono e il giardino comincia a seccarsi. La ragazza è disperata di non godere più di quella gioia e i dubbi la assalgono.

“Forse il suo fiore preferito era malato? Forse aveva ricevuto troppa acqua? O forse troppo poca? Forse aveva bisogni di attenzioni che ancora non gli aveva dato? O piuttosto gliene aveva date troppe?”

I dubbi assalgono quando la fiducia scarseggia.

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La ragazza spera ogni giorno di trovare ancora un fiore al suo risveglio e si domanda come possa, qualcosa di così bello, sfiorire all’improvviso, senza un motivo. E si domanda se il troppo amore rivolto a qualcosa possa sciuparne la natura e farlo finire.

Questo è un tema tipico della Dipendenza Affettiva: ti amerò al massimo e asseconderò tutti i tuoi bisogni in modo che tu non potrai mai andartene. In realtà, scongiurando questa ipotesi, si va proprio in quella direzione!!

Tra le fronde si rivolge alla ragazza una cornacchia che risponde ai suoi tormenti:

“Non hai pensato invece che tutto l’amore che sentivi da parte del fiore fosse solo un’illusione? Non hai pensato che forse i fiori spuntavano semplicemente, anche senza le tue attenzioni?”
“Dunque ho amato e curato questo fiore inutilmente?”
Dovresti amare solo per amore, né per dare qualcosa né per essere ricambiata. Dovresti godere di ciò che hai, non di ciò che ottieni”, risponde la cornacchia.

Questa frase emblematica è proprio il fulcro del lavoro sulla Dipendenza Affettiva.

Le nostre azioni sono veramente frutto dell’amore?

Mille pensieri tormentano la ragazza dopo il colloquio con la cornacchia, per molti giorni e molte notti. Finché arriva la primavera.
La ragazza, come ormai faceva da tempo, era chinata quella mattina alla ricerca di un nuovo fiore e lo vede. È un fiore bianco, proprio come quello che aveva lasciato. Ed è spuntato nel giardino del suo vicino. Nei giorni seguenti i fiori si moltiplicano nel giardino del vicino e ciò le fa sentire la vicinanza del suo fiore, ma in modo diverso.

“Si può amare senza essere ricambiati? Si può amare l’assenza?”, si domanda la ragazza.

Poi si ricorda le parole della cornacchia:

“Dovresti amare solo per amore, né per dare qualcosa né per essere ricambiata. Dovresti godere di ciò che hai, non di ciò che ottieni”.

Così restò lì a guardare i fiori bianchi, respirando l’aria che si era riempita di polline. Era il polline dolce che conosceva, che aveva annusato tante volte e che ora la circondava come un abbraccio caldo e profumato. I suoi occhi si riempirono di lacrime ma al tempo stesso sorrise. Come se finalmente avesse trovato una risposta.

Tutte le risposte sono già nel nostro cuore. A volte ci occorre solo qualcuno che ci risvegli e che ci ricordi che solo rispettando la nostra individualità e amando semplicemente possiamo essere liberi. Liberi di fiorire!

Le domande che si pone la ragazza sono molto importanti. Si può amare senza essere ricambiati? Si può amare l’assenza? Quando l’assenza dell’altro può trasformarsi nella presenza di noi e amiamo incondizionatamente, allora sì, credo che abbiamo appreso il vero significato dell’Amore.

Attività: Rispettandomi posso rispettare

L’attività che propongo a corredo della lettura dell’albo illustrato è all’apparenza molto semplice, ma in realtà piuttosto complessa, se realizzata con continuità. Si tratta di un esercizio di consapevolezza molto profonda.

Almeno una volta al giorno, quando entriamo in relazione con qualcuno, cerchiamo di attivare il nostro osservatore interiore e facciamo sì che le nostre azioni siano veramente frutto dell’amore. Spesso indossiamo maschere tanto ben costruite che ci sembrano vere.
Ci sembra di amare invece stiamo semplicemente colmando i nostri bisogni.

Proviamo a portare consapevolezza e scavare nel nostro cuore e piano piano, con un po’ di allenamento, sapremo distinguere se le nostre azioni sono dettate dall’amore o dalla paura.

È un esercizio di verità. E la verità rende liberi.

Buona scoperta a tutti Noi!

Chiara Manzini: Curatrice della sezione "Educazione all'amore sano" Lavora nell'ambito delle risorse umane. Scrittrice e lettrice, cura progetti e laboratori creativi per ragazzi e adulti. Vive in provincia di Modena ed è felicemente mamma di due ragazzi adolescenti, che sono per lei fonte di grande ispirazione e quotidiano apprendimento.
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