Il blog dedicato alle New Addiction

Coppia Dipendenza Affettiva

“Incastri” di coppia nella Dipendenza Affettiva

La coppia è un organismo dotato di vita propria: può creare benessere e forza, ma può anche far precipitare in individui in una spirale distruttiva e maligna. Questo è quello che accade nelle situazioni di coppia in cui uno dei partner soffre di Dipendenza Affettiva.

La love addiction è il racconto di due partner che funzionano in modo fuso, una mente per due, che però li vincola in una relazione asfissiante, senza sbocco, né crescita.

Chiaramente questo li allontana dalle reciproche ombre, dalle sofferenze e dei lutti subiti in passato, ma diventa allo stesso tempo una prigione che li rende schiavi. Il patto di coppia si fonda su una fantasia salvifica reciproca nella quale l’altro viene concepito come un miracoloso guaritore.

Questo equilibrio compromette qualsiasi ricerca di individuazione e autonomia poiché satura tutti gli spazi vitali individuali nella pretesa di bloccare il tempo evolutivo al momento “felice” della coppia e i partner cominciano a manifestare nel tempo la sofferenza legata a tale condizione.

Dopo l’articolo “Idee sbagliate sull’amore della dipendente affettiva”, continuiamo ad approfondire le problematiche relazionali calandole sulle tipologie di coppie che possono crearsi tra una dipendente affettiva e il proprio partner.

Incastri di coppia malati: che partner sceglie la dipendente affettiva?

L’indagine sulle caratteristiche del legame nei casi di Dipendenza Affettiva mi ha consentito di porre in evidenza l’esistenza di innumerevoli “incastri” di coppia che potremmo suddividere in tre principali sottogruppi:

  • Il primo sottogruppo si potrebbe soprannominare “L’uno insegue e l’altro scappa”
  • Al secondo sottogruppo appartengono gli “Amori Briciola”
  • L’ultimo sottogruppo è rappresentato dai “Co-dipendenti”

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei vari gruppi.

L’uno insegue e l’altro scappa

Uno insegue l'altro scappa | Dipendiamo.blog
Uno insegue l’altro scappa | Dipendiamo.blog

In questo raggruppamento ci sono le coppie che sono l’incastro tra una personalità dipendente (solitamente una donna dipendente) e un “narcisista perverso” (Secci, 2014).

Il termine “narcisista perverso” non descrive una patologia di personalità ma una modalità di costruire rapporti sentimentali all’insegna del controllo del partner e del disimpegno del rapporto. Il “gioco psicologico” del narcisista perverso si regge sul principio dell’oggettivazione o reificazione, ovvero sul trasformare le persone in “cose”.

La dipendente affettiva che rimane “impigliata” in questa relazione viene inizialmente sedotta dalla sicurezza con cui il partner sembra sceglierla. Subito dopo, però, scatta la tagliola dell’ambivalenza e dell’incostanza, l’alternanza disperante di silenzi e di attacchi che caratterizza questo tipo di dipendenze amorose (Secci, 2014).

La manipolazione mentale è l’elemento caratterizzante la relazione.

Amori Briciola

Amori Briciola | Dipendiamo.blog
Amori Briciola | Dipendiamo.blog

Questo è il gruppo delle unioni nelle quali uno dei due partner accetta per lungo tempo di permanere in una relazione fatta di briciole di tempo e di affetto (Telferner , 2014; Schelotto, 2007).

Solitamente è la posizione degli/delle “amanti” che si nutrono di illusioni e promesse da parte di un partner già impegnato sul fronte affettivo. L’unione in tal caso si fonda sul desiderio di evasione dai problemi di coppia da parte del partner già impegnato e sulla paura di una vera intimità da parte della dipendente affettiva che dietro l’idealizzazione di un falso amore nasconde il timore di vivere un rapporto di coppia esclusivo con i “pericoli” che quest’ultimo può comportare (es. abbandono, tradimento…). Spesso è presente anche una componente di sfida da parte della dipendente ovvero il desiderio di riuscire a conquistare ed essere scelta dalla persona impegnata.

Codipendenti

Codipedenti | Dipendiamo.blog
Codipedenti | Dipendiamo.blog

In questo gruppo uno dei partner affetto da Dipendenza Affettiva sceglie il compagno/a affetto da dipendenza patologica, come alcolismo, tossicomania, gioco d’azzardo ecc.

I comportamenti sintomatici di quest’ultimo – l’uso di droghe, i comportamenti compulsivi – diventano il fulcro della vita personale dell’altro, con conseguente misconoscimento dei propri bisogni, fino ad adottare comportamenti chiaramente autodistruttivi. Il co-dipendente quindi permette al comportamento dell’altro di influenzarlo in modo pervasivo ed è ossessionato dal desiderio di controllarlo (Verde e Iacone, 2010).

A ciascuno degli incastri dedicheremo un approfondimento per aiutarvi a comprendere nello specifico i meccanismi di questi malati “patti” di coppia e darvi suggerimenti su come interrompere o cambiare questi legami nocivi:


Psicologa e psicoterapeuta a Bergamo, esperta nel trattamento della dipendenza affettiva, da anni conduce gruppi terapeutici sulla love addiction. Ideatrice di un percorso di guarigione innovativo sulla dipendenza amorosa, tiene corsi di formazione rivolti a psicologi per diffondere l'applicazione del suo metodo di intervento. www.psicologobergamo.com


Un commento
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    fabrizio

    Leggo e sono combattuto tra una, spero, leggera ipocondria che mi porta a riconoscere la patologia un po' ovunque e la consapevolezza che comunque esiste una sorta di auto protezione che ci impedisce di vederci per come siamo. Non è la priva volta che la leggo sull'argomento e sempre, in relazione alla prima patologia, mi viene sempre in mente il film "misery non deve morire" che è abbastanza estremo e magari non c'entra nulla, ma mi interessa la sua interpretazione del collegamento...

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