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Dipendenza da Internet e Social

Puddles: la meraviglia delle pozzanghere… e della vita

“Abitavo davanti ad una scuola elementare e ogni giorno vedevo i bambini uscire da lì con la testa bassa sul telefonino… è stata la mia ispirazione”

Queste sono le parole di Zach Parrish il regista di “Puddles – pozzanghere”, un cortometraggio sulla piattaforma di streaming Disney Plus.

Quante volte ci capita di essere completamente assorbiti dal nostro cellulare e dalla sua realtà virtuale da perderci la realtà di ciò che succede intorno?

Questo cortometraggio ci invita proprio a riflettere su questo aspetto.

Il nostro protagonista, Noha, rappresenta la curiosità verso il mondo, l’attenzione verso le piccole cose, rivelatrici di sorprese e di nuovi significati.

Il bambino infatti, mentre gioca nelle pozzanghere, scopre il loro potere magico; a quel punto Noha cerca in tutti i modi di coinvolgere Skyler, la sorella maggiore, totalmente assorbita nel suo cellulare e distratta verso le stranezze che stanno accadendo al fratello. Noha non si dà per vinto e coinvolge Skyler nel suo gioco: è proprio in quel momento che la ragazzina si risveglia dal torpore, meravigliandosi dei mondi fantastici che trova, insieme al fratello, dentro le pozzanghere.

Ma c’è bisogno di qualcosa di fantastico per staccarci dal virtuale?

A volte purtroppo, non basta più nemmeno che accadano “cose fantastiche”, perché anche quelle vanno inscatolate nel telefonino e condivise sui Social Network, per essere commentate e validate dai “follower”.

Cosa rappresentano allora le pozzanghere del cortometraggio?

Rappresentano la realtà nella sua semplicità, perché spesso, è proprio lì che si nascondono sorprese che possono essere trovate solo da occhi curiosi e attenti.

La fantasia è un’abilità da coltivare, da nutrire; così come lo stupore, tipico e innato nei bambini e fonte di meraviglia negli adulti.

Pozzanghera | Dipendiamo.blog

E allora immergiamoci nelle pozzanghere, usciamo dagli schermi e rimettiamoci i nostri occhi, senza filtri e maschere.

Fotografiamo con i nostri occhi le esperienze che viviamo, rimangono nella nostra memoria, non imprigioniamo tutto nella scatola nera di un telefono. Sorridiamo a chi ci circonda, non nelle storie virtuali ad “amici” di cui non sappiamo nulla – riscopriamo il valore della vera condivisone, Reale.

Facciamoci ispirare da Noha nella riscoperta di tutti i segreti che la nostra realtà ci riserva, buttiamoci nelle pozzanghere della vita, quella vera!

L’essenziale, io credo, è vivere la vita con uno spirito di meraviglia. Quanta magia c’è intorno a noi, ma noi lasciamo che ci passi accanto!
(Leo Buscaglia)


Tirocinante post laurea di Psicologia clinica presso Dipendiamo - Centro per la cura delle New Addiction, ho conseguito la laurea magistrale all'Università degli studi di Bergamo. Durante gli studi ho avuto esperienze lavorative tra cui la più importante come educatrice presso la Scuola papa giovanni XXIII Monterosso


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